mercoledì 23 novembre 2011

La lettera di presentazione di Alberto Bevilacqua

Tengo a battesimo le legittime aspirazioni letterarie di una straordinaria giovane scrittrice.
Sono approdato alla scrittura muovendo dallo studio dell’Astrofisica. Mi incantava osservare per lungo tempo le stelle, gioielli antichi che sfidavano con la luce  il buio della notte. Entrava in campo un’ombra che era la materia oscura. Mi soffermavo a guardare le ombre sulla terra, e pensavo che alla fine la proiezione di noi stessi e dei nostri corpi altro non era che il risultato del conflitto eterno tra la luce e il buio.
Era dunque la vita stessa l’esito di una battaglia eterna che contrapponeva i due poli assoluti, la luce e il buio, così come il male e il bene.
E’ dal buio che il Dio della genesi estrae la luce, e pertanto potrebbe non  essere intellettualmente eretico immaginare che sia il male a costituire l’origine del bene. E allora con la ribellione stenta a conoscere un’appartenenza: è il male che si ribella al bene, o è la luce che si ribella all’oscurità?
Questo libro mi ha colpito per una felice e acuta intuizione che ha mosso l’autrice alla ricerca di una effettiva primogenitura del male e del buio, rispetto al buio e alla luce, declamando quasi una religiosità pagana.
I richiami filosofici e letterari che si susseguono e incalzano la lettura accompagnano il disegno di Lucifero.
Questi appare come un dittatore, nelle sue prolusioni intimatorie, che mascherano una profonda fragilità.
Si ripropongono, attraverso i personaggi che affollano la biografia di Lucifero, ma meglio sarebbe dire la sua esistenza eterna, i tempi irrisolti del libero arbitrio e della difficoltà di riuscire a cogliere nelle azioni degli esseri umani quanto sia davvero il risultato di una scelta, e quanto invece costituisca la trama di un romanzo già scritto, che altro non ci riserva se non una drammatica obbedienza ad un destino, che si impossessa di noi e che ci guida come solo un tiranno può guidare.
E’ pertanto significativo che la biografia del malvagio per eccellenza trovi una sintesi nella parola “apologia”.
Questa giovane scrittrice si è cimentata su temi difficili, audaci, inevitabilmente mutilati della possibilità di una risposta, che costituisca la nota conclusiva di un percorso intellettuale.
Di certo si coglie nella lettura la passione filosofica. Non esiste l’essenza del male, così come non esiste una verità ontica e assoluta del bene.
Tutto questo l’autrice lo ha affrontato, calandosi nelle vesti di vari interlocutori, e se ne è impossessata, dando ad ognuno di loro una parte di sé stessa.
Si nota un intrigo di stati d’animo in un conflitto a volte feroce, a volte complice, comunque drammaticamente vitale.
Auguro a questa giovane scrittrice, che del tormento interiore ne ha fatto una ragione artistica, di poter raggiungere la vetta impervia, cui il viandante, timoroso ma giusto, da sempre aspira: la poesia.

Alberto Bevilacqua

Alcuni momenti della presentazione di Apologia. Biografia del Diavolo

Sabato 19 novembre 2011 nella suggestiva cornice della Biblioteca Angelica di Roma, alcuni momenti della presentazione del libro Apologia. Biografia del Diavolo di Myriam Caroleo Grimaldi.





L'autrice insieme a Luca Giurato e Francesco Bruno

 Francesca Benedetti e Gennaro Cannavacciuolo interpretano alcuni brani del libro.


La mise en espace del libro.
Gli attori a partire da sinistra sono: Giovanni Deanna (Teofilo), Francesca Benedetti (Voce narrante), Gennaro Cannavacciuolo (Lucifero), Enzo Provenzano (Vescovo) e Laura Bonato (Milesia)

 

Gli interventi di Rita Dalla Chiesa, Francesco Bruno e Matt Baglio

 

La sala della Biblioteca Angelica gremita

lunedì 21 novembre 2011

Commento di RadioManàManà

18.11.2011
L’AVVOCATO DEL DIAVOLO
Inserito da hosceltomana

E’ penalista, non potrebbe essere diversamente, l’avvocato Myriam Caroleo Grimaldi che mette alla sbarra degli imputati il Diavolo e Dio (in contumacia). In un libro APOLOGIA: BIOGRAFIA DEL DIAVOLO, che verrà presentato domani nella suggestiva cornice della Biblioteca Angelica Roma, il processo  che ripercorre la storia dell’uomo e i suoi peccati, che la scrittrice avvocatessa racconta in anteprima agli ascoltatori di Radio Manà. alle 13.50.

martedì 4 ottobre 2011

Presentazione del libro


PRESENTANO:

             

         Rita dalla Chiesa                                                       Luca Giurato


INTERVENTI DI:


Matt Baglio (autore de "Il Rito")
Demonio o Libero Arbitrio






 Alberto Bevilacqua (scrittore)
 Luci e ombre: La materia oscura






 Francesco Bruno (criminologo)
 Chi è Teofilo? e perché uccide La Madre?







APOLOGIA. BIOGRAFIA DEL DIAVOLO 
CON:



Francesca Benedetti 
voce narrante




 Gennaro Cannavacciuolo
 Lucifero
Enzo Provenzano   
Il Vescovo






 



Laura Bonato  
Milesia






  


 
                                   
  Giovanni Deanna   
  Teofilo

Sintesi del libro


APOLOGIA
- Biografia del Diavolo -

Myriam Caroleo Grimaldi


"Eccomi, sono qui davanti a voi, unico comparso. Come allora, ancora oggi.
Sono qui e vi sto narrando io di come voi siete fatti, delle vostre origini, della mia fatica e della mia perseveranza.
Artefice di nulla e vittima di qualcosa che in realtà non mi apparterrebbe, ma di cui comunque partecipo come creatura di voi stessi: nato dalle vostre paure ed anche dalle vostre speranze. Ho solo voluto un mondo libero in cui anche io potessi essere qualcosa.
POTETE BIASIMARMI PER QUESTO?
Davvero vorreste condannare chi ha lottato insieme al genere umano, chi per questo è già stato punito ed anche ora lo è?
Vi vedo: tutti insieme… Riuniti in questo Tribunale aperto allo sguardo delle stelle, l’ultimo sguardo che gli astri possono dare; e mi rammarico perché, anche in questo momento, continuo ad assistere alla vostra passività distruttiva, alla vostra perenne indifferenza egoista. Ho lottato per farvi diventare Uomini e vi ho invece visti tornare meri esseri viventi, asserviti al banale ciclo biologico... "Sono stato il creatore delle parole, proprio io: un essere senza nome.
...sono le parole ad avervi reso quello che siete: prigionieri del sapere, che detestate e vi sentite smarriti nei silenzi dei misteri della vita. ... Ho assistito alle vostre guerre, fatte di sangue, rovina, crudeltà... Sono stato al comando di truppe, al patibolo - molte volte - nei campi di concentramento, nei vostri tribunali.
Ovunque: IO C’ERO..."



È il rovesciamento del giudizio universale: Dio ed il Diavolo siedono al banco degli imputati, dinnanzi ad un tribunale di anime superstiti, che si trovano a dover giudicare l'operato del Creatore e di Lucifero, in un panorama del tutto apocalittico, dove, oramai, la terra ed i suoi paesaggi non rappresentano altro che un lontano ricordo.

A comparire, però, sarà il solo Lucifero, che si troverà a dover raccontare dal suo punto di vista, tutto ciò che è stato dalla creazione di se stesso a quella degli uomini, alla nascita terra e della sua forma, fino al susseguirsi degli eventi che avrebbero condotto l'umanità all'apocalisse.

È la rivisitazione del personaggio di Lucifero, che vuole emergere per quello che, nella realtà di una interpretazione logica ed anche fedele delle sacre scritture (Lucifero è il più bello degli angeli, il male, poi, viene descritto come una mancanza di bene, dovuta al fatto che l'uomo è nato da nulla, ed è questa sua porzione che lo induce al peccato), Lucifero rappresenta. 

Lucifero diventa il custode degli uomini subito dopo l'esilio di Adamo e di Eva, che Dio aveva voluto perdonare. Il castigo divino, infatti, avverrà solo successivamente, allorché  Lucifero tenterà di convincere gli uomini, che egli stesso aveva contribuito a creare, a sfidare Dio ed i suoi angeli, per recriminare la propria libertà di agire: sarà questo a provocare la sua condanna ad essere dimenticato e definitivamente cancellato dalla memoria terrestre. Lucifero verrà fatto precipitare fino al centro della terra, che si sarebbe arrotolata attorno al suo corpo, come un foglio di carta con su scritto qualcosa di sbagliato. Fino a quando il Diavolo, per la sua forza di volontà, non ne sarebbe riuscito a riemergere.

I personaggi che si susseguono, Teofilo, il vescovo detto L'Altro, il Cardinale, La madre, Carlo, sono parte di una umanità sconfitta, inquieta, alla resa dei conti con le proprie coscienze. Credere in Dio è farlo negli uomini, che ne rappresentano l'immagine visibile, tangibile, materiale. Smettere di credere, cosa semplice in un mondo di sovrastrutture e di indifferenza, è l'inizio dello sgretolarsi della dignità umana dell'imago dei, come essere superiore, posto a metà strada, tra il genere divino e gli animali.

Eppure, nelle profondità abissali dei destini di ognuno di loro, si nascondono retaggi intimi che servono a comprenderne non solo le fragilità, ma sopratutto la possibilità, incondizionatamente umana, di amare: Teofilo per Milesia metterà in discussione tutta la sua vita; L'Altro cercherà conforto in un dialogo rubato con una suora mai vista, e nelle sue parole troverà la forza per affrontare Lucifero; il Cardinale avrà amato il suo Carlo come l'unica cosa importante di una vita fasulla, ipocrita, in cui nessuno sa qual è il tuo nome nativo, ma solo di un ruolo che di divino non ha niente.

Sant'Agostino diceva che l'incontro con Dio avviene alla fine di un cammino tortuoso, che procede fino all'incontro del sé: solo incontrando se stessi si incontra Dio, che è la prova della nostra stessa esistenza.

Per questo, nel dubbio, quando l'uomo perde l'orientamento, si concretizza il primo momento dell'Apocalisse: Dio esiste perché lo si crede esistente, ma se Dio, di cui noi rappresentiamo l'immagine, cessa di farlo, di esistere, allora anche noi cominceremo inevitabilmente e senza scampo a perdere coscienza di ciò che siamo, fino a trovarci inutilmente sulla terra: senza uno scopo l'uomo sparisce.

I personaggi indicano il cammino verso la presa di coscienza, che non può prescindere dal dubbio, perché, il dubbio fa parte integrante dell'essere uomo.

L 'Uomo non è nato solo per se stesso, non avrebbe - se così non fosse - la parola. Nel confronto tra i personaggi che si susseguono, si delinea la personalità di ognuno di loro ed il loro destino ultraterreno che si intreccia e si inserisce nel nucleo di vicende personali.

La fine è un nuovo inizio, un nuovo mondo, che oggi stiamo vivendo, come discendenti di Teofilo e di Milesia, eredi di Adamo e di Eva in senso profondo, i secondi a mangiare il frutto della conoscenza che porta con sè il dubbio, ricchi di un gene che partecipa di Dio come anche di Lucifero, senza il quale l'uomo avrebbe avuto tutto in modo assoluto, senza, però, poter conoscere davvero né se stesso e neanche lo avrebbe fatto  della propria condizione: la mancanza di qualcosa porta speranza, porta sopratutto a riconoscere ciò che non si ha, ad apprezzarlo, ad averne, semplicemente, consapevolezza.

Visualizza e scarica alcuni brani di Apologia. Biografia del Diavolo

http://www.scribd.com/doc/69014214/Apologia-Brani-Scelti

Rassegna stampa



Articolo comparso sull'edizione di Latina de "Il Messaggero", il 17 luglio 2011 in occasione della presentazione del libro a Sabaudia


Articolo pubblicato su "Il Messaggero", il 19 agosto, 2011

Apologia. Biografia del Diavolo di Myriam Caroleo Grimaldi. Il backstage parte 1



Francesca Benedetti (Voce Narrante)
Gennaro Cannavacciuolo (nella parte di "Lucifero")
Maurizio Tartaglione (nella parte di "Teofilo" e l'"Altro")
Enzo Provenzano (nella parte del "Cardinale")

Accompagnamento musicale di Enzo Ferlazzo

Autrice: Myriam Caroleo Grimaldi