domenica 16 ottobre 2011
martedì 4 ottobre 2011
Presentazione del libro
PRESENTANO:
Rita dalla Chiesa Luca Giurato
INTERVENTI DI:
Matt Baglio (autore de "Il Rito")
Demonio o Libero Arbitrio
Alberto Bevilacqua (scrittore)
Luci e ombre: La materia oscura
Francesco Bruno (criminologo)
Chi è Teofilo? e perché uccide La Madre?
APOLOGIA. BIOGRAFIA DEL DIAVOLO
CON:
Gennaro Cannavacciuolo
Lucifero
Il Vescovo
Milesia
Giovanni Deanna
Teofilo
Sintesi del libro
APOLOGIA
- Biografia del Diavolo -
Myriam Caroleo Grimaldi
"Eccomi, sono qui davanti a voi, unico comparso. Come allora, ancora oggi.
Sono qui e vi sto narrando io di come voi siete fatti, delle vostre origini, della mia fatica e della mia perseveranza.
Artefice di nulla e vittima di qualcosa che in realtà non mi apparterrebbe, ma di cui comunque partecipo come creatura di voi stessi: nato dalle vostre paure ed anche dalle vostre speranze. Ho solo voluto un mondo libero in cui anche io potessi essere qualcosa.
POTETE BIASIMARMI PER QUESTO?
Davvero vorreste condannare chi ha lottato insieme al genere umano, chi per questo è già stato punito ed anche ora lo è?
Vi vedo: tutti insieme… Riuniti in questo Tribunale aperto allo sguardo delle stelle, l’ultimo sguardo che gli astri possono dare; e mi rammarico perché, anche in questo momento, continuo ad assistere alla vostra passività distruttiva, alla vostra perenne indifferenza egoista. Ho lottato per farvi diventare Uomini e vi ho invece visti tornare meri esseri viventi, asserviti al banale ciclo biologico... "Sono stato il creatore delle parole, proprio io: un essere senza nome.
...sono le parole ad avervi reso quello che siete: prigionieri del sapere, che detestate e vi sentite smarriti nei silenzi dei misteri della vita. ... Ho assistito alle vostre guerre, fatte di sangue, rovina, crudeltà... Sono stato al comando di truppe, al patibolo - molte volte - nei campi di concentramento, nei vostri tribunali.
Ovunque: IO C’ERO..."
È il rovesciamento del giudizio universale: Dio ed il Diavolo siedono al banco degli imputati, dinnanzi ad un tribunale di anime superstiti, che si trovano a dover giudicare l'operato del Creatore e di Lucifero, in un panorama del tutto apocalittico, dove, oramai, la terra ed i suoi paesaggi non rappresentano altro che un lontano ricordo.
A comparire, però, sarà il solo Lucifero, che si troverà a dover raccontare dal suo punto di vista, tutto ciò che è stato dalla creazione di se stesso a quella degli uomini, alla nascita terra e della sua forma, fino al susseguirsi degli eventi che avrebbero condotto l'umanità all'apocalisse.
È la rivisitazione del personaggio di Lucifero, che vuole emergere per quello che, nella realtà di una interpretazione logica ed anche fedele delle sacre scritture (Lucifero è il più bello degli angeli, il male, poi, viene descritto come una mancanza di bene, dovuta al fatto che l'uomo è nato da nulla, ed è questa sua porzione che lo induce al peccato), Lucifero rappresenta.
Lucifero diventa il custode degli uomini subito dopo l'esilio di Adamo e di Eva, che Dio aveva voluto perdonare. Il castigo divino, infatti, avverrà solo successivamente, allorché Lucifero tenterà di convincere gli uomini, che egli stesso aveva contribuito a creare, a sfidare Dio ed i suoi angeli, per recriminare la propria libertà di agire: sarà questo a provocare la sua condanna ad essere dimenticato e definitivamente cancellato dalla memoria terrestre. Lucifero verrà fatto precipitare fino al centro della terra, che si sarebbe arrotolata attorno al suo corpo, come un foglio di carta con su scritto qualcosa di sbagliato. Fino a quando il Diavolo, per la sua forza di volontà, non ne sarebbe riuscito a riemergere.
I personaggi che si susseguono, Teofilo, il vescovo detto L'Altro, il Cardinale, La madre, Carlo, sono parte di una umanità sconfitta, inquieta, alla resa dei conti con le proprie coscienze. Credere in Dio è farlo negli uomini, che ne rappresentano l'immagine visibile, tangibile, materiale. Smettere di credere, cosa semplice in un mondo di sovrastrutture e di indifferenza, è l'inizio dello sgretolarsi della dignità umana dell'imago dei, come essere superiore, posto a metà strada, tra il genere divino e gli animali.
Eppure, nelle profondità abissali dei destini di ognuno di loro, si nascondono retaggi intimi che servono a comprenderne non solo le fragilità, ma sopratutto la possibilità, incondizionatamente umana, di amare: Teofilo per Milesia metterà in discussione tutta la sua vita; L'Altro cercherà conforto in un dialogo rubato con una suora mai vista, e nelle sue parole troverà la forza per affrontare Lucifero; il Cardinale avrà amato il suo Carlo come l'unica cosa importante di una vita fasulla, ipocrita, in cui nessuno sa qual è il tuo nome nativo, ma solo di un ruolo che di divino non ha niente.
Sant'Agostino diceva che l'incontro con Dio avviene alla fine di un cammino tortuoso, che procede fino all'incontro del sé: solo incontrando se stessi si incontra Dio, che è la prova della nostra stessa esistenza.
Per questo, nel dubbio, quando l'uomo perde l'orientamento, si concretizza il primo momento dell'Apocalisse: Dio esiste perché lo si crede esistente, ma se Dio, di cui noi rappresentiamo l'immagine, cessa di farlo, di esistere, allora anche noi cominceremo inevitabilmente e senza scampo a perdere coscienza di ciò che siamo, fino a trovarci inutilmente sulla terra: senza uno scopo l'uomo sparisce.
I personaggi indicano il cammino verso la presa di coscienza, che non può prescindere dal dubbio, perché, il dubbio fa parte integrante dell'essere uomo.
L 'Uomo non è nato solo per se stesso, non avrebbe - se così non fosse - la parola. Nel confronto tra i personaggi che si susseguono, si delinea la personalità di ognuno di loro ed il loro destino ultraterreno che si intreccia e si inserisce nel nucleo di vicende personali.
La fine è un nuovo inizio, un nuovo mondo, che oggi stiamo vivendo, come discendenti di Teofilo e di Milesia, eredi di Adamo e di Eva in senso profondo, i secondi a mangiare il frutto della conoscenza che porta con sè il dubbio, ricchi di un gene che partecipa di Dio come anche di Lucifero, senza il quale l'uomo avrebbe avuto tutto in modo assoluto, senza, però, poter conoscere davvero né se stesso e neanche lo avrebbe fatto della propria condizione: la mancanza di qualcosa porta speranza, porta sopratutto a riconoscere ciò che non si ha, ad apprezzarlo, ad averne, semplicemente, consapevolezza.
Rassegna stampa
Articolo comparso sull'edizione di Latina de "Il Messaggero", il 17 luglio 2011 in occasione della presentazione del libro a Sabaudia
Articolo pubblicato su "Il Messaggero", il 19 agosto, 2011
Apologia. Biografia del Diavolo di Myriam Caroleo Grimaldi. Il backstage parte 1
Francesca Benedetti (Voce Narrante)
Gennaro Cannavacciuolo (nella parte di "Lucifero")
Maurizio Tartaglione (nella parte di "Teofilo" e l'"Altro")
Enzo Provenzano (nella parte del "Cardinale")
Accompagnamento musicale di Enzo Ferlazzo
Autrice: Myriam Caroleo Grimaldi
Gennaro Cannavacciuolo (nella parte di "Lucifero")
Maurizio Tartaglione (nella parte di "Teofilo" e l'"Altro")
Enzo Provenzano (nella parte del "Cardinale")
Accompagnamento musicale di Enzo Ferlazzo
Autrice: Myriam Caroleo Grimaldi
lunedì 3 ottobre 2011
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